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Meditazione per l'apprezzamento e la gratitudine

Il cuore dell'estate 2 - Meditazione per l’apprezzamento

meditazione Aug 19, 2021

Secondo i principi della medicina cinese, esiste un legame energetico tra la stagione estiva e il cuore. 

Ciò significa che se armonizzi le tue correnti vitali con l’energia della stagione estiva porrai delle solide basi per goderti l’estate, con energia e gioia, e per un autunno e un inverno sani e di successo.

Per farlo è necessario che la tua pratica sia focalizzata sull’equilibrio energetico del 4°chakra.

Hrdaya è il termine sanscrito che definisce il cuore, l’etimologia già racchiude in sé le funzioni e le azioni che erano note molti secoli fa e che erano addirittura menzionate negli antichi Veda (II millennio a. C.). 

Hr significa ricevere, da esprime il dare, ya indica il muovere, il circolare

Attivare il chakra del cuore significa nutrire la capacità di dare e ricevere amore.

Il punto di partenza di questo lavoro è imparare a volersi bene e, come abbiamo studiato nell’articolo precedente lo yoga può esserci particolarmente utile per imparare a farlo.

Prendersi cura di sé stessi è un “lavoro” che abbraccia diversi aspetti, un lavoro che una volta intrapreso diventa ogni giorno più stimolante e piacevole.

In questo articolo, ci tengo a condividere cosa vuol dire per me volermi bene.

Volersi bene: la mia esperienza personale 

E’ raro che io diventi così personale nella presentazione degli insegnamenti, ma questa volta ho sentito di farlo!

Come tutti, ho dovuto intraprendere un lungo processo di evoluzione nella comprensione del significato vero del volermi bene, composto di diversi tentativi, alcuni dei più significativi sono stati ovviamente coltivare la pratica yoga a lungo e spesso. 

Fisicamente parlando, negli ultimi dieci anni, volermi bene ha voluto dire, per esempio, intraprendere una routine di fitness regolare.

Perché il Kundalini Yoga - per come sono fatto io -  non ha un’azione a livello muscolare pienamente soddisfacente. Quindi il mio suggerimento è che, se dopo aver praticato yoga, hai voglia di correre, nuotare, camminare… dai spazio al tuo sentire e fallo! 

Volermi bene ha significato anche selezionare, nel tempo, attività lavorative che mi dessero grande soddisfazione e trascorrere molto tempo in montagna (quindi privilegiare sempre di più la possibilità di stare in mezzo alla natura); queste sono scelte che mi hanno dato un auto-messaggio di cura verso me stesso. 

Ma il vero click l’ho avuto circa tre anni fa durante un percorso di coaching, in cui ho compreso che fino a quel momento il gesto del volermi bene era legato a una dimensione di fisicità, ovvero presupponeva un’azione, un’azione fisica, che pur essendo efficace mi rendeva comunque dipendente e condizionato da determinate situazioni intorno a me che potevano esserci o non esserci. Alcune più controllabili, altre meno, ma tutto sommato alla fine ero dipendente da un qualche cosa che presentava coordinate esterne. 

Poi mi sono avvicinato a coloro che hanno diffuso la cultura della legge di attrazione in Occidente.  Questi maestri spiegano come attraverso il giusto utilizzo della mente possiamo coltivare la felicità e vivere lasciando fluire quello che noi desideriamo nella vita. 

Il giusto utilizzo della mente, secondo loro, è quello di produrre intenzionalmente i pensieri che sono in armonia con la realtà della nostra anima. 

Produrre intenzionalmente pensieri in armonia con l’anima significa, molto semplicemente, generare pensieri che ci fanno stare bene. 

Questo concetto è in assoluta armonia con quello che nel Kundalini Yoga è definito ciclo dell’intelletto, ovvero che esiste un pensiero che poi si trasforma in una sensazione, in un’emozione, in un desiderio, in un’azione, e che poi il ciclo continua. 

Quindi il volere dell’anima agisce a livello della creazione intenzionale della forma pensiero

Ho imparato che per me è meraviglioso sedermi, iniziare a scegliere intenzionalmente pensieri di gratitudine, visualizzare ciò che vorrei e che desidero, o semplicemente meditare su pensieri che mi portano benessere. 

Seduto ovunque io posso entrare in uno stato di piacere che è completamente svincolato da ogni altra condizione esterna, e stare così quanto voglio. In questi momenti provo una forma di rigenerazione che niente altro mi dà a parte la pratica meditativa. 

Concedermi sempre più spazi del genere è l’elemento più prezioso che nella vita sono arrivato a realizzare come forma di auto - amore

Produco dentro di me una sensazione di felicità intenzionalmente solo allineando i miei pensieri.

Ecco, questo per me oggi è forse il tesoro più grande che ho trovato!

Ovviamente è il frutto di un lungo percorso evolutivo, ma in realtà in sé è semplice, basta che io inizi magari ad annotare tutte le cose belle che ho e che sono sempre a disposizione: respiro, fuori vedo il sole, ho mangiato, sono vestito …  Ritrovo immediatamente il valore della basicità. 

Dopo un po’ che io mi concedo quella che ormai è diventata, insieme alla meditazione, una pratica quotidiana, entro in una condizione in cui capisco che la vita è un miracolo, e che per gridare al miracolo non c’è bisogno di vincere alla lotteria, ma anche semplicemente apprezzare le cose che fluiscono. 

Questa è la mia massima espressione del volermi bene. 

Tutto questo rafforza ancora di più la potenza degli effetti del Kundalini Yoga, è un ulteriore arricchimento.

Se volete approfondire questo argomento mi permetto di suggerirvi dei “consigli di lettura” per l’estate, che poi sono alcuni dei libri che porto sempre con me e che mi hanno sostenuto nel comprendere meglio il messaggio che veniva dall’Oriente:

L’incredibile potere delle Emozioni, Esther e Jerry Hicks, edizioni TEA

La legge dell’attrazione e le relazioni affettive, Esther e Jerry Hicks, edizioni TEA

Sono una spiegazione dei principi dello yoga in una luce più occidentale. Questo rende coerente l’arricchimento con il fatto di non violare l’integrità degli insegnamenti del Kundalini Yoga, anzi, perché questi concetti sono una chiarificazione, una spiegazione, una messa in opera pratica nei vari aspetti della vita di quello che noi appunto studiamo sotto forma di ciclo dell’intelletto, e questo si percepisce in modo tangibile. 

Meditazione per creare apprezzamento e gratitudine 

Prendersi cura del cuore significa anche vivere uno stato di costante “apprezzamento”. 

L’apprezzamento è una dote innata dell’anima. Nel momento in cui siete in uno stato di apprezzamento tra voi e la vostra anima non esiste più alcuna divisione, siete al sicuro, in una situazione di completa fusione con la vostra vera essenza.

L’apprezzamento è un cielo limpido, naturalmente miracoloso, perché l’anima percepisce così la realtà. 

Una persona che è in contatto con il proprio nucleo, con il proprio essere interiore, vive molto frequentemente in uno stato di apprezzamento.

Per alimentare l’apprezzamento il Kundalini Yoga ci regala diverse tecniche mirate.

Una di queste, lievemente articolata, ma molto efficace, è quella che ho scelto per te in questo momento in cui stiamo lavorando su una comprensione più pratica e immediata del significato del volersi bene.

Uno dei doni che io amo principalmente dello Yoga Kundalini è la capacità di ogni singola meditazione di portare ciascuno di noi nel luogo emotivo preannunciato, di condurre esattamente nello stato che si sta cercando. 

È una certezza confortante ed entusiasmante che fa stare bene.

Eccola di seguito.

Durante la meditazione recitiamo diversi mantra, clicca sulle risorse di seguito per studiarli e capirne  più in profondità gli effetti:

  • Mool Mantra
  • Har: la ripetizione di questo suono evoca l’ispirazione positiva a creare. Har, Hare, Hari sono le 3 sillabe che descrivono i 3 aspetti della creazione divina. Har esprime l’impulso, l’idea, Hare esprime il gesto creativo, l’azione, l’atto creativo in divenire, Hari esprime l’effetto, la forma il risultato dello sforzo creativo e Wahe Guru esprime l’estasi della comprensione di questo infinito divenire. Quando utilizziamo solo il suono Har andiamo a stimolare l’aspetto psichico dell’ispirazione positiva, la motivazione lo slancio di esprimerci rispettando il volere del divino in noi ovvero dell’Anima.
  • Har Har Har Har Gobinde
  • Bahur Na Marna Hoe è una shabad la cui ripetizione dona coraggio e determinazione.

Buona visione!!!

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