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Kirtan Kriya - Kundalini

Speciale Kirtan Kriya

kriya meditazione video training Nov 21, 2021

Lo abbiamo detto tante volte e mai ci stancheremo di ripeterlo: il Kundalini yoga è uno strumento potentissimo perché è in grado di influire positivamente sulla nostra intera fisiologia, tanto da innescare processi di autoguarigione.

Lo dicevano i maestri nei tempi antichi, lo dimostra la scienza attuale.

Un caso emblematico è quello del Kirtan Kriya, una delle tecniche di base più importanti e complete, che ogni praticante dovrebbe conoscere.

Vediamo quali sono le sue caratteristiche, perché è così efficace e, infine, pratichiamolo insieme!

 

Un'alchimia energetica che segue il flusso del Cosmo

 

Il nucleo del Kirtan Kriya è rappresentato dal mantra SA TA NA MA, che esprime i cinque suoni primordiali dell’Universo (detti Panj Shabad).

SA esprime infinito (totalità del Cosmo)

TA vita, esistenza

NA morte

MA rinascita

Letteralmente vuol dire che:

Dall’Infinito arriva la vita e l’esistenza individuale, dalla vita arriva la morte, dopo la morte arriva la rinascita.

Con questo mantra, quindi, imprimiamo nel nostro subconscio il ciclo infinito della Creazione, ricreando le condizioni mentali per avviarci al cambiamento.

Ma, affinchè il cambiamento e l’espressione creativa della nostra essenza possano radicarsi in noi, è necessario ripulirsi da vecchie abitudini, credenze e dipendenze.

Yogi Bhajan disse che "i modelli di comportamento sono il risultato della radianza della psiche e della frequenza del campo magnetico in relazione alla psiche universale e alla forza magnetica".

La radianza della psiche dipende dal corretto funzionamento delle ghiandole del cervello ipofisi e epifisi

Ed è qui che entra in gioco una particolare visualizzazione da accompagnare al canto del mantra:

dobbiamo immaginare ogni sillaba del mantra entrare dalla sommità del capo, arrivare al centro (toccando idealmente l’epifisi) per poi proseguire in avanti in direzione del terzo occhio (ipofisi). In altre parole, le sillabe percorrono idealmente una traiettoria di 90° formando una L.    

Un'altra particolarità di questa meditazione sta nel modo con cui si vibra il mantra:

nella prima parte lo si farà ad alta voce, nella seconda bisbigliandolo sottovoce, nella terza mentalmente, per poi riprendere la vibrazione bisbigliata e concludere il ciclo con la vibrazione ad alta voce.

Questa particolare scala sonora rispecchia il ciclo infinito della Creazione (nascita, dissoluzione/silenzio, ritorno al mondo).  

Dobbiamo poi sincronizzare le quattro sillabe del mantra con l'esecuzione di quattro mudra che aiutano a sviluppare le qualità necessarie perché la nostra anima possa muoversi all'unisono con il ciclo del cosmo:

  • Al “SA” la punta del pollice tocca quella dell’indice (Gyan mudra, conoscenza)
  • Al “TA” la punta del pollice tocca quella del medio (Shuni mudra, pazienza e saggezza)
  • Al “NA” la punta del pollice tocca quella dell’anulare (Surya mudra, vitalità)
  • Al “MA” la punta del pollice tocca il mignolo (Buddhi mudra, capacità di comunicare)

 

I risultati delle ricerche scientifiche

 

L'Alzheimer’s Research and Prevention Foundation (ARPF) studia da anni gli effetti del Kirtan Kriya sul cervello e ha pubblicato numerose ricerche scientifiche in collaborazione con le maggiori Università di Medicina statunitensi.

Queste ricerche confermano straordinari benefici sulla salute delle funzioni cognitive

  • Migliore flusso sanguigno cerebrale con conseguente rinnovamento delle cellule (aiuta a “pensare meglio”)
  • Migliore flusso di sangue nell’area del cervello che regola la memoria, con conseguente recupero
  • Aumento dell'attività del lobo frontale (affina l'attenzione, la concentrazione e la messa a fuoco)
  • Ripristino dei neurotrasmettitori vitali e delle sostanze chimiche del cervello, come acetilcolina, noradrenalina e dopamina (che aiutano il cervello a lavorare più agevolmente)
  • Aumento dei livelli di energia, migliore qualità del sonno, riduzione dello stress (livelli inferiori di cortisolo)
  • Migliore salute psicologica e spirituale sia a breve che a lungo termine.

Questi sono solo i principali benefici documentati anche da risonanze magnetiche che mostrano i cambiamenti avvenuti nel cervello dei pazienti prima e dopo la pratica del Kirtan Kriya. La figura qui sotto ne è un esempio lampante:

fonte: Alzheimer’s Research and Prevention Foundation

 

A sinistra vediamo come gli avvallamenti nella parte anteriore del cervello mostrino una mancanza di flusso sanguigno completo. L'area situata nella regione posteriore, inoltre è bitorzoluta e asimmetrica e al centro non è visibile il talamo.

Dopo la pratica del Kirtan Kriya, gli avvallamenti sono scomparsi dimostrando un aumento del flusso sanguigno. La parte posteriore del cervello risulta più piena e più simmetrica e il talamo è ora visibile (il talamo, ricordiamo, controlla l'appetito e i cicli del sonno, regola l'umore e promuove la socialità).

Tutte le ricerche condotte dall’ARPF sono disponibili qui per chi volesse approfondire:  https://alzheimersprevention.org/research/journal-articles/

 

Come si pratica (videotraining)

 

Se desideri iniziare una pratica meditativa completa e non sai da dove cominciare, sei ti senti vittima di sbalzi emotivi che non riesci a gestire, se vuoi portare equilibrio e intimità in una relazione difficile o, più semplicemente, se hai bisogno di migliorare la qualità del tuo sonno, questa meditazione farà la differenza.

Inizia la tua pratica con 12 minuti e se lo desideri, aumentala fino a 30 minuti al giorno. Una pratica avanzata prevede anche la possibilità di arrivare a 2,30 ore al giorno!

 

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